BOND EMERGENTI - Investitori attratti di nuovo dal debito dei mercati emergenti

FATTO
A giudicare dai flussi, molti investitori obbligazionari europei si sono lasciati alle spalle i problemi del 2022 e si sono concentrati di nuovo sul debito dei mercati emergenti come un'area in cui assumersi qualche rischio: hanno acquistato 950 milioni di dollari in ETF sul debito dei mercati emergenti durante i primi 26 giorni del 2023.

Tre i motivi principali per cui il debito dei mercati emergenti ha ricevuto così tanta attenzione nell'ultimo periodo: 

1) rendimenti storicamente elevati,
2) deprezzamento del dollaro USA,
3) svolta del ciclo rialzista per diverse banche centrali dei mercati emergenti. 

Riteniamo che questi fattori potrebbero continuare a sostenere il debito dei mercati emergenti nei prossimi mesi.

Un buon inizio d'anno

I mercati emergenti (EM) hanno iniziato l'anno con il botto, poiché afflussi significativi hanno premiato sia le azioni che le obbligazioni di quest'area. Dopo un terribile 2022, la riapertura della Cina e un approccio più morbido delle banche centrali hanno rinvigorito la domanda di asset rischiosi, inclusi quelli dei mercati emergenti. 

Per il reddito fisso emergente, la svolta risale già al quarto trimestre del 2022, quando il Bloomberg EM Local Currency Liquid Index* ha registrato un rendimento dell'8,8%, sostenuto da afflussi significativi. I cinque trimestri precedenti, invece, si erano chiusi con forti perdite. 

Il bilancio complessivo nel 2022 è risultato in rosso del -10,24%, il peggior risultato dal 2015.

* Bloomberg EM Local Currency Liquid Index è un indice concepito per fornire un'ampia rappresentazione della performance del debito liquido dei mercati emergenti in valuta locale. 

Il fascino del debito dei mercati emergenti

Il debito EM, specie quello in valuta locale, ha diversi attributi interessanti per gli investitori obbligazionari:

a) Il rendimento è storicamente alto con un rendimento al peggio di oltre il 6% evidenziato sul Bloomberg EM Local Currency Liquid Index. I soli rendimenti delle cedole per il 2022 sono stati del 4,8%, quindi, anche se i mercati si manterranno a livelli simili per gran parte dell'anno, le strategie di debito dei mercati emergenti potrebbero comunque generare rendimenti significativi.

b) Il Dollaro USA si è deprezzato del -15% contro l'Euro e contro un paniere di sei valute principali del globo. Riteniamo che l'USD possa mantenersi intorno ai liveli attuale ed eventualmente deprezzarsi ancora nel corso dell'anno, con l'inversione prevista del ciclo dei tassi della Fed. Ciò dovrebbe contribuire a sostenere i rendimenti dei mercati emergenti.

c) La svolta nel ciclo dei tassi è già arrivata per diverse banche centrali dei mercati emergenti. Resta la speculazione che il Banco Central do Brasil e la Banca Centrale ungherese possano allentare la politica in un futuro non troppo lontano. La Banca Centrale sudcoreana ha segnalato che il suo ciclo di rialzi dei tassi è giunto al termine e la South African Reserve Bank ha inasprito la politica di soli 25 punti base invece dei 50 punti base previsti dagli economisti, nell'ultimo meeting, segno che i tassi potrebbero essere vicini al massimo.

Quindi il debito dei mercati emergenti ha già prodotto una buona performance dall'inizio dell'anno, ma riteniamo che ci sia ancora molto da fare, con i flussi di liquidità in grado di suggerire che potrebbe essere una delle strategie preferite per il 2023 dagli investitori.

EFFETTO
Come investire nel segmento dei bond emergenti con la massima diversificazione?   

Tra gli strumenti disponibili a Piazza Affari, si possono utilizzare i seguenti ETF che hanno caratteristiche diverse. 

1) Il primo investe su obbligazioni governative di paesi emergenti emesse in valuta locale con scadenze medio/lunghe. 
2) Il secondo investe su obbligazioni governative di paesi emergenti emesse in valuta locale con scadenze medio/lunghe con la copertura del rischio cambio Euro/Dollaro.
3) Il terzo investe su obbligazioni governative di paesi emergenti emesse in Usd con scadenze brevi/medie.
4) Il quarto investe su un campione rappresentativo di titoli obbligazionari governativi del mondo emergente emessi in Usd con scadenze lunghe. 
5) Il quinto investe su un campione rappresentativo di titoli obbligazionari corporate del mondo emergente con scadenza lunghe denominati in USD.

Vediamoli in dettaglio.

Il primo:
SPDR® Bloomberg Barclays Emerging Markets Local Bond
Isin: IE00B4613386 
Performance da inizio 2023: +4,20% 
Obiettivo dell'ETF è riprodurre il rendimento dei mercati del debito nei paesi emergenti per titoli liquidi espressi in valuta locale. Valuta di denominazione dell'ETF: Dollaro Usa. Il 27% dei bond presenti ha scadenza superiore ai 10 anni. Duration effettiva 6,2 anni. Rendimento medio a scadenza dei bond presenti: 4,25%. Commissioni totali annue: 0,55%. Dividendi: semestrale. Il Paese più rappresentato è la Corea del Sud con il 10% circa. Leggi il documento KID.

Il secondo:
SPDR® Bloomberg Barclays Emerging Markets Local Bond EURO Hedged
Isin: IE00BK8JH525 
Performance da inizio 2023: +6,30%
Obiettivo dell'ETF è riprodurre il rendimento dei mercati del debito nei paesi emergenti per titoli liquidi espressi in valuta locale. Valuta di denominazione dell'ETF: EURO, non risente dell'andamento Euro-Dollaro Usa. Rating: il 44% gode di un rating almeno pari a A, il resto da BBB in giù. Il 47% circa dei bond presenti ha scadenza inferiore ai 5 anni. Duration effettiva 6,2 anni. Rendimento medio a scadenza dei bond presenti: 5,30%. Commissioni totali annue: 0,60%. Non distribuisce dividendi. Il Paese più rappresentato è la Corea del Sud con il 10% circa. Leggi il documento KID. 

Il terzo:
SPDR Bofa Merrill Lynch 0-5 Y Em Usd Govt Ucits
Isin: IE00BP46NG52 
Performance da inizio 2023: -0,30%
Obiettivo dell'ETF è replicare la performance del mercato dei titoli di Stato dei mercati emergenti a breve scadenza (0-5 anni) emessi in USD. Allo scopo cerca di approssimare al meglio l'andamento dell'indice BofA Lynch Lynch 0-5 Year EM USD Government Bond ex-144a. Rating: il 37% gode di un rating almeno pari a A, il resto da BBB in giù. Il 99% dei bond presenti ha scadenza inferiore ai 5 anni. Duration media 2,4 anni. Valuta di denominazione USD. Rendimento medio a scadenza dei bond presenti: 2,36%. Commissioni totali annue: 0,42%. Dividendi: semestrale. Il Paese più rappresentato è la Turchia con il 10%. Leggi il documento KID.

Il quarto:
ETF iShares JPMorgan EM Bond Hedged 
Isin: IE00B9M6RS56 
Performance da inizio 2023: +6,20%
Lo strumento elaborato da iShares punta a replicare la performance dell'indice JP Morgan EMBI Global Core comprando un campione rappresentativo di titoli obbligazionari del mondo emergenti. I Paesi più rappresentati sono: Messico, Indonesia, Qatar, Turchia, Filippine, Arabia Saudita, Brasile. L'87% circa è rappresentato da titoli di Stato emessi in Dollari, il 13% circa da bond corporate. Rating: il 23% gode di un rating almeno pari a A, il resto da BBB in giù. La durata media delle obbligazioni in portafoglio supera i 10 anni per il 41% del totale. Duration media 7,3 anni. Rendimento medio a scadenza dei bond presenti: 5,34%. Commissioni totali annue 0,50%. Dividendi: mensile. Leggi il documento KID.

Il quinto:
ETF iShares JPMorgan EM Corporate Bond Usd 
Isin: IE00B6TLBW47 
Performance da inizio 2023: +2,0%
Obiettivo dell'ETF è di replicare il rendimento dell'indice J.P. Morgan CEMBI Broad Diversified Core ovvero investire in un portafoglio di titoli a reddito fisso investment grade dell'universo del debito societario dei mercati emergenti denominati in dollari statunitensi. Rating: il 25% gode di un rating almeno pari a A, il resto da BBB in giù. L'80% dei titoli ha scadenza inferiore ai 10 anni. Duration media 4,37. Rendimento medio a scadenza dei bond presenti: 4,0%. Commissioni totali annue 0,50%. Dividendi: semestrale. Leggi il documento KID.

www.websim.it