BIFIRE - L'Ue vuole alzare i target sulle emissioni. Il ceo Abbo: "Isolamento termico necessario"

"Non possiamo che esserne felici". Sentito da Websim, Alberto Abbo, Amministratore delegato di  Bifire , società attiva nella produzione di prodotti per l’isolamento termico e per la protezione passiva al fuoco, commenta così le dichiarazioni del vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans.

Come riferisce Il Sole 24 Ore, Timmermans, in occasione della Cop27 svolta in Egitto, ha detto che l’Unione Europea vorrebbe alzare dal 55% al 57% i tagli sulle emissioni previsti per la fine del 2030.  Per riuscirci, la Ue ha già varato una serie di normative, come quella che vieta le vendite di veicoli a combustione interna a partire dal 2035.

Tuttavia, sottolinea Abbo, per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Ue non si possono trascurare gli edifici, responsabili di una gran parte delle emissioni. E fra i progetti di Bifire, c’è anche quello di rinforzare la sua produzione con un nuovo impianto: "Un ulteriore e valido strumento per ridurre le emissioni di C02 sono gli investimenti nell’isolamento termico degli immobili. Il proseguimento degli incentivi in tal senso è quindi necessario e strategico per il bene del nostro Paese. L’utilizzo dei pannelli di Bifire sulle facciate degli edifici residenziali, consente una sostanziale riduzione della dispersione di calore, sia in inverno sia in estate. Nel 2023 ultimeremo il quarto plant, situato a Seregno, in provincia di Monza Brianza, che si aggiunge a quelli di Desio, Paderno Dugnano e Varedo. Il plant sarà dedicato all’implementazione del business". 

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