BANCHE EUROPA -1,5% Arriva il rialzo tassi, la liquidità torna a contare

Le banche dell’Europa sono in calo dell'1,5%. 

L'indice registra da inizio anno una performance perfettamente allineata a quella dell'indice STOXX 600: -15,40%.

Ci avviciniamo al 21 luglio, data di portata storica perché la BCE dovrebbe annunciare il primo rialzo dei tassi dal 2007.

Nicolas Charnay, analista del credito di S&P Global Ratings, ha scritto venerdì in una nota che siamo all’inizio “della normalizzazione delle operazioni monetarie, un momento cruciale per le banche dell’Eurozona”. 

Per S&P è la fine di un lungo periodo di finanziamenti a basso costo, erogati in modo indiscriminato e “senza alcun tipo di stigma”. In questo lungo periodo di politiche monetarie ultraespansive, la BCE non è stata a  guardare al merito creditizio ed ha fornito a tutti liquidità con requisiti di garanzia molto favorevoli.

Charnay ritiene che le banche dell'Eurozona saranno in grado di rimborsare le prossime scadenze del TLTRO, anche se alcune potrebbero essere costrette a trovare fonti di finanziamento alternative, per poter mantenere i coefficienti regolamentari a livelli adeguati. Le dinamiche di mercato, secondo l’esperto di S&P Global, tornano ad essere importanti: “La capacità delle banche di reperire finanziamenti a termine a basso costo tornerà a costituire un vantaggio competitivo fondamentale”.

Pubblicati i risultati dello stress test climatico

La Vigilanza bancaria europea ha pubblicato i risultati del primo stress test sul rischio climatico. L’esercizio, a cui hanno partecipato 104 banche, è stato impostato su tre moduli distinti:

i) capacità interna di condurre prove di stress sul rischio climatico;

ii) dipendenza da settori ad alta intensità di emissioni di carbonio;

iii) risultati ottenibili in diversi scenari e su vari orizzonti temporali.

I risultati hanno mostrato che:

i) il 60% delle banche, attualmente, non dispone di un quadro di riferimento per gli stress test climatici e che la maggior parte non include tale rischio nei propri modelli;

ii) quasi due terzi dei ricavi derivano da NFC legate a settori ad alta intensità;

iii) in uno scenario di stress le perdite derivanti da svalutazione crediti e di mercato sarebbero pari a 70 mld in aggregato per le 41 banche analizzate nel terzo modulo; tale ammontare, tuttavia, secondo il regolatore sarebbe stimato per difetto per la mancanza di dati, la non inclusione di impatti secondari e un perimetro ristretto di analisi. 

Sottolineiamo come i risultati dell’analisi non avranno un effetto sui requisiti patrimoniali.

Analisi Tecnica. Il quadro grafico del settore bancario europeo (oggi 122,40 punti) si è drammaticamente deteriorato a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina, cedendo la trendline crescente costruita a partire dai minimi del 2020. 

Nel breve, la tendenza resta cedente con un primo supporto in area 126,84 punti (media mobile in verde), messo sotto pressione nelle ultime sedute, e uno statico di valenza crescente posizionato a 114 punti, sui minimi dell'anno. 

Segnali di spinta al rialzo arriveranno soltanto con la rottura di area 149 punti.

Operatività. Si suggerisce di sfruttare la discesa in area 124/120 punti per comprare. Incrementare verso 114 punti. Stop loss prudenziale sotto 110 punti.



Diversi gli strumenti disponibili su Borsa italiana per intervenire sul settore finanziario europeo con una logica speculativa/di diversificazione.

Il seguente strumento consente di investire in chiave speculativa sulle banche dell'Eurozona. Lo strumento punta ad amplificare per 3 volte la performance giornaliera dell'indice Eurostoxx Banks. Leggi il documento KID.
Wisdomtree EUROSTOXX Banks 3x Daily Long  
Isin IE00BLS09N40 

Il seguente ETF consente di replicare l'andamento del settore finanziario europeo, rappresentato dall'indice MSCI Europe Financials. Commissioni totali annue 0,30%. Non distribuisce dividendi. Nella tabella seguente i dieci titoli più pesanti. Leggi il documento KID.
SPDR MSCI Europe Financials Ucits
Isin IE00BKWQ0G16 
Da inizio anno: -10,70% 

Il seguente ETF consente di investire sulle banche italiane senza leva diversificando il rischio emittente. Investe direttamente su un basket di banche italiane appartenenti all'indice FtseMib, ciascuna delle quali con un peso non superiore al 15% del totale. Ciò consente di mantenere una elevata diversificazione all'interno del comparto. I pesi vengono "ribilanciati" su base trimestrale a marzo/giugno/settembre/dicembre. Costo annuo 0,35%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

Wisdomtree FtseMib Banks  
Isin: IE00BYMB4Q22
Da inizio anno: -17,10%

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