Banche centrali al bivio. Ecco come fronteggiare i mercati

Comunicazione di Marketing

Il dato sul mercato del lavoro di agosto evidenzia complessivamente ancora una bassa propensione da parte dei potenziali lavoratori a ricercare attivamente occupazione. Il numero di posti di lavoro nel comparto non-agricolo infatti è stato sensibilmente inferiore alle attese (235.000 vs circa 730.000 attesi dal consenso). La dinamica salariale ha registrato un marcato incremento, molto al di sopra delle attese e il tasso di partecipazione è rimasto invariato al 67,1%.

La reazione in parte controintuitiva del mercato di breve (tassi in rialzo con aspettative di inflazione che stanno iniziando a risalire sul comparto a lungo termine) segnala il timore che la Fed, sotto la spinta dei falchi, possa mettere in discussione l’ipotesi di inflazione temporanea, a causa del rischio della spirale salari/inflazione. Per la Fed appare aprirsi uno scenario di potenziale dilemma di politica monetaria: cosa tenere in maggiore considerazione, i segnali di rallentamento (anche occupazionale) o la dinamica dell’inflazione?

Dalla risposta a questa domanda, e quindi dal comportamento delle banche centrali, dipenderà anche l’andamento dei mercati azionari. Se dovesse prevalere il tema del rallentamento, probabilmente la Fed prenderà tempo, rinviando le scelte sul tapering agli ultimi mesi dell’anno. Al contrario, le voci dei falchi del board si faranno sentire in modo più forte chiedendo un avvio celere del tapering.

In questo contesto l’ipotesi di temporaneo rialzo dei tassi, a cui stiamo già assistendo e uno steepening della curva tra settembre ed ottobre rimane confermata. Dinamica che potrebbe portare con sé volatilità sui mercati.

Due emissioni per affrontare il mercato: Premi Fissi e Step-Down sulla cedola

In tale scenario d’incertezza e di difficile interpretazione per gli investitori, il mondo dei certificati offre una soluzione alternativa all’investimento diretto su single stock o su fondi, pagando premi condizionati o incondizionati e limitando l’impatto della volatilità sul portafoglio, oltre all’efficienza fiscale tipica di questi prodotti. In questo articolo vi proponiamo un’analisi sulle ultime due emissioni di BNP Paribas: i 6 Premi Fissi Memory Cash Collect e gli Step-Down Cash Collect.

Riassumiamo il funzionamento di questi prodotti per poi entrare nello specifico delle due emissioni evidenziando alcune opportunità. Il certificato 6 Premi Fissi Memory Cash Collect paga premi mensili fino al 1,9% e scadenza naturale a tre anni. Caratteristica di questa emissione è la presenza dei primi 6 premi mensili incondizionati. A partire dal sesto premio poi parte anche la possibilità di rimborso anticipato se i titoli del paniere saranno ad un valore maggiore o uguale allo strike. Inoltre, dal 7° mese, il certificato pagherà premi mensili condizionati al livello barriera, che per questa emissione varia tra il 60 e il 70% dello strike. Sui premi vigila l’effetto memoria per recuperare eventuali premi non pagati precedentemente. Rimane valida ovviamente la possibilità di rimborso anticipato. A scadenza (luglio 2024) sono due le possibilità: se tutti i titoli quoteranno sul o al di sopra del livello barriera, il certificato scade e paga il capitale investito, più l’ultimo premio, più tutti i premi eventualmente non pagati in precedenza. Al contrario, il certificato paga un importo commisurato alla performance peggiore tra i titoli del paniere, con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito.

Il certificato Step-Down Cash Collect è un prodotto finanziario che paga premi mensili condizionati fino al 1,5%, con scadenza a tre anni. La peculiarità di questo prodotto è l’effetto Step-Down sul premio. Il che significa che il livello barriera per ottenere il premio scende nel tempo rendendo dunque più probabile il pagamento di tutti i coupon eventualmente non pagati precedentemente grazie all’effetto memoria. In particolare, per questa emissione, la barriera decresce del 10% a semestre, passando dal 70% al 30%. A scadenza (giugno 2024) le possibilità sono tre: se le quotazioni di tutti i titoli quotano ad un prezzo maggiore o uguale della barriera a scadenza (che per questa emissione va dal 50 al 70%), il certificato paga il capitale investito più il premio e eventuali premi non pagati (effetto memoria); se almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello barriera a scadenza ma la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello barriera premio, il certificato paga l’ultimo premio più tutti i premi precedentemente non pagati, più un importo commisurato alla performance peggiore tra i titoli del paniere (di fatto si ottengono i premi ma si ha una perdita sul capitale investito); infine, se anche solo un titolo dovesse quotare ad un prezzo minore della barriera premio (che grazie all’effetto Step-Down è inferiore a quella a scadenza), il certificato paga un importo commisurato alla performance peggiore tra i titoli del paniere, con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito.

Sette certificati made in BNP Paribas su basket tematici e con premi mensili

A seguire, analizziamo sette certificati presi dalle due emissioni sopra descritte che a nostro avviso risultano, per diverse ragioni, interessanti. Abbiamo diviso gli ISIN anche in base alla rischiosità del basket in certificati conservativi e speculativi. Scelta legata alla volatilità e correlazione dei titoli. Come sempre però, ricordiamo di leggere il documento KID per meglio comprendere caratteristiche e rischiosità del prodotto.

Cominciamo dai primi due certificati, nella prima parte della tabella, quella dei certificati conservativi. In questo caso abbiamo gli ISIN NLBNPIT133B2 su basket composto da titoli assicurativi e NLBNPIT133A4 su titoli del comparto costruzioni. Ambo i basket presentano una volatilità contenuta dei sottostanti come dimostrano le immagini sotto e una buona correlazione dei basket (superiore allo 0,65). Tutti i titoli dei basket inoltre presentano buoni fondamentali. Sono dunque due panieri di titoli meno rischiosi rispetto agli altri individuati.

Il certificato sulle assicurazioni ISIN NLBNPIT133B2 paga un premio mensile di 0,5 euro a certificato per un totale del 6% annuo. La correlazione dei quattro titoli è molto forte rendendo meno probabile che uno dei titoli possa prendere una strada differente inficiando il payoff a scadenza del prodotto. La volatilità è veramente molto bassa di questi titoli, vicino a quella dei benchmark. E come si sa, volatilità uguale rischio. Comprensibile allora che il premio pagato sia inferiore a tutti gli altri. Il certificato quota anche in netto sconto. Elemento che rende il certificato ancora più interessante aumentando il rendimento al rimborso.

Molto interessante anche il certificato ISIN NLBNPIT133A4 su ACS, Hochtief e Vinci, tre giganti europei delle costruzioni. Qui il tema è chiaro, beneficiare della ripresa dell’economia europea e dei miliardi del recovery plan messi a disposizione dall’UE, il quale rappresenta un forte volano per il settore delle costruzioni. Il certificato paga premi dello 0,78% mensili. La volatilità sale leggermente ma rimane su valori abbastanza contenuti per titoli azionari. Forte la correlazione del basket.

Sale invece la volatilità, e scende in alcuni casi la correlazione, dei titoli appartenenti alla categoria più speculativa della nostra selezione. Qui troviamo due certificati sempre della tipologia Step-Down. L’ISIN NLBNPIT133G1 su Enel, Eni, Repsol, Royal Dutch Shell investe sul comparto petrolifero. Un settore che si sposa molto bene in questa congiuntura con il mondo dei certificati. Questo perché rimane un sottofondo di incertezza sulle prospettive del comparto, visto l’acceleratore a livello globale sulle rinnovabili. La differenza la farà la capacità delle società del settore di sfruttare la cassa generata in questo frangente per riconvertirsi alle rinnovabili. In uno scenario dunque incerto, la possibilità di avere una protezione condizionata del capitale è molto utile. Qui il basket è meno correlato, mentre la volatilità dei sottostanti non è eccessiva. Il certificato quota a sconto.

Il secondo certificato della tabella, ISIN NLBNPIT133C0 è su basket composto da Air France, Airbus e Easyjet. Qui il tema d’investimento è quello delle compagnie aeree e turismo. Un settore ancora in sofferenza a causa della pandemia. In questo caso sale il rischio, legato alla volatilità più importante dei titoli, ma sale anche il premio mensile che, in questo caso è dello 0,85% (annuo del 10,2%). Il certificato quota a forte sconto.

Da sottolineare su questa tipologia di certificato che la presenza dello Step-Down sulla cedola rende molto probabile il pagamento di tutti i premi. Di fatto perché ciò non accada sarà necessario che almeno uno dei titoli del paniere chiuda a scadenza con una perdita di oltre il 70% dai livelli di strike. In particolare, su titoli come i giganti delle assicurazioni o dell’oil&gas, questo richiederebbe eventi veramente nefasti. In tutti gli altri casi si verrà a creare un cuscinetto costituito appunto dalla somma delle cedole del certificato che varia dal 18% del certificato sulle assicurazioni a oltre il 30% per quello sulle compagnie aeree (all’interno dell’emissione di BNP si trovano certificati con rendimenti ancora più alti).

Infine, troviamo i top tre performer, su tre temi d’investimento importanti e molto apprezzati dagli investitori: social media, e-mobility e solare. Tutti e tre i certificati appartengono alla famiglia dei 6 Premi Fissi Memory Cash Collect. Tutti e tre i basket appartengono a dei megatrend che presentano anche alto livello di volatilità dei titoli. La scelta dei certificati dunque può aiutare a contenere tale aspetto, proponendo 6 premi fissi e barriera a scadenza. L’ISIN NLBNPIT13D97 su Facebook, Snap e Twitter propone 6 premi fissi del 1,1% e barriera a scadenza al 60%, dunque abbastanza profonda. In questo caso la correlazione tra i titoli è bassa e la volatilità sale. Il rendimento annuo arriva al 13,2%.

Molto interessante anche il certificato ISIN NLBNPIT13D89 su Nio, Tesla e Volkswagen, i tre campioni dell’e-mobility cinese, americano ed europeo. È il certificato che paga il premio più alto della nostra selezione: 1,75% mensile per un totale annuo del 21%. Inutile sottolineare che qui la correlazione non c’è e la volatilità è molto importante almeno per Nio e Tesla.

Infine, il certificato ISIN NLBNPIT13DC6 su First Solar, Solaredge e Sunrun, titoli legati al comparto dell’energia solare, altro megatrend inarrestabile legato al tema della clean energy, come l’e-mobility. Il certificato paga premi mensili del 1,1% per un totale annuo del 13,2%. Qui il basket è mediamente correlato mentre la volatilità è piuttosto elevata.

Disclaimer

I certificati da noi analizzati sono soggetti ad un livello di rischio che passa da 4 a 6 su una scala da 1 a 7.

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza – nemmeno generica – o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente: clicca qui.

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