'DIFESA IN RETE' - Puntata 6: L'informatica che protegge il mondo digitale

Ci sono sempre più strutture digitali da sorvegliare e proteggere in Italia, non si parla più soltanto dei sistemi militari o della pubblica sicurezza o della telefonia, la nuova normativa sulla cybersecurity estende il perimetro ed ingloba ambiti bisognosi di attenzione in quanto cruciali per la vita di tutti i giorni dei cittadini e delle imprese. A spiegare i cambiamenti introdotti dalla legge quadro varata l'estate scorso, nel corso della sesta puntata del format webinar, Difesa in Rete, è stato Luciano Ricci, responsabile commerciale e membro del board preposto alle attività M&A di Vantea Smart, società di Information Technology, player di riferimento nazionale nell'ambito della Cybersecurity.

La società si è quotata all'inizio dello scorso anno a 2,2 euro ed oggi il titolo vale quasi tre volte tanto. Dietro al rally c'è un conto economico in fortissima crescita: gli analisti di Integrae stimano che quest'anno si arriverà a 55 milioni di euro di ricavi, dai 34 milioni dell'anno passato. Nel 2023 il giro d'affari è stimato a 83 milioni di euro.

Ricci ha spiegato che oggi la cybersecurity non è più una mera vendita di un software di protezione: E' un insieme di pratiche, procedure e processi. Operare in questo campo vuol dire proporsi con un ruolo di consulenti, più che di fornitori di prodotti o servizi. Vantea Smart, che su un totale di oltre trecento dipendenti, ne ha 200 nella sicurezza informatica, lavora con molti grandi nomi del panorama aziendale italiani tra cui Intesa Sanpaolo, Sky Italia, Unipol ed Eni. Aiutiamo le aziende a proteggersi dalle frodi a garantire la continuità dell'attività ed a dotarsi dei sistemi di risposta in caso di attacco, stiamo parlando elementi che concorrono pienamente alla performance aziendale, ha detto Ricci nel corso della video intervista. 

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