Inflazione USA di aprile leggermente sotto le attese sia in termini generali sia core, ma soprattutto con un sensibile calo della componente cosiddetta super core (al netto cioè degli affitti oltre che di alimentari ed energia) passata da 5,8 a 5,1% a/a e, per la prima volta da settembre 2022, sotto l'inflazione core.
Sintesi e commento delle decisioni di oggi prese dalla BCE.
Il focus sulla riunione Fed è stato più che coperto dallo spostamento di attenzione sulle turbolenze in ambito banche regionali Us, con le due cose che in parte si legano
Inflazione core US in salita e per la prima volta dal 2021 sopra l’inflazione generale.
La Fed ha optato per un rialzo di 25 pb, mantenendo invariate le attese per il 2023 di un terminal rate in mediana al 5,125%, alias un ulteriore rialzo di 25pb oltre a quello odierno.
La BCE ha optato per tenere fede all'intenzione manifestata a febbraio, ossia rialzare i tassi di 50 pb, portando il tasso sui depositi al 3%
Principali indicazioni dall'indice dei prezzi al consumo Us di febbraio
Alcuni indicatori possono essere utili per raffrontare anni diversi alla luce del caso SVB.
Dalla fine del 2022 si è assistito ad una progressiva riduzione dello spread dei titoli tedeschi a breve verso i tassi dei titoli del sud Europa.
Il dato sull'inflazione Euro preliminare di febbraio è risultato superiore alle attese con nuovo record della componente core a +5,6%